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Film e serie tv sul marketing

14 Marzo 2023
14 Marzo 2023

Film e serie tv sul marketing

Film e serie tv sul marketing

Il web è ricco di informazioni utili per acquisire competenze legate al marketing, ma spesso dimentichiamo quanto film e serie tv che guardiamo ogni giorno siano fonte d’ispirazione se osservati con attenzione!

In questo articolo andremo a citare i titoli di film e serie tv che ogni appassionato di marketing dovrebbe aver visto almeno una volta!

Film sul marketing

Ritorno al Futuro (1983)

Quanto è importante essere un passo avanti agli altri?

Non potevamo che iniziare con uno dei film che maggiormente mette in risalto il nostro payoff: “One Step Ahead“.

Il protagonista del film è Marty McFly, un ragazzo in grado di emergere per la sua capacità di pensare rapidamente. Marty è in grado di mantenere la concentrazione sul passato, presente e futuro rimanendo un passo avanti.

Marty e Doc, un rivoluzionario scienziato in grado di viaggiare nel tempo a bordo di una improbabile DeLorean DMC-12, imparano continuamente dai propri errori. Si adattano velocemente, risolvono i problemi in situazioni difficili e perseguono i loro obiettivi con perseveranza.

Questi tratti sono simili a quelli di un team di marketing di successo.

Una buona raccolta, analisi e condivisione dei dati può aiutare a prevedere i cambiamenti nel proprio settore. Questo sarà utile per prendere decisioni che cambieranno la storia del proprio brand con il giusto anticipo rispetto alla concorrenza.

Monster & Co. (2001)

Come massimizzare le conversioni conoscendo il proprio pubblico?

Aver raggiunto un obiettivo non significa aver sfruttato il massimo potenziale che il proprio business ha da offrire. Ce lo insegna “Monster & Co.” un film d’animazione che racconta la storia di Sulley e Mike, due mostri che lavorano in una fabbrica che raccoglie l’energia dalle grida dei bambini spaventati.

Quando incontrano una bambina umana di nome Boo, la loro vita viene sconvolta e devono affrontare il loro rivale, Randall, che vuole catturare la bambina per sfruttare il suo potere spaventatore.

Attraverso una serie di avventure, Sulley, Mike e Boo diventano amici e scoprono che i bambini sono in grado di generare ancora più energia attraverso le proprie risate.

Alla fine, l’intero sistema di produzione decide di cambiare strategia, passando dallo sfruttare le grida di paura alle potentissime risate per generare più energia di prima.

Quello che le Donne Vogliono (2001)

Parità e inclusione al servizio del successo

Un film che vede come protagonista Nick Marshall, un pubblicitario maschile sessista, che grazie ad un fortuito dono riesce ad ascoltare i pensieri delle donne comprendendo cosa desiderano e utilizzando questa conoscenza per creare campagne pubblicitarie di successo, cambiando radicalmente il modo in cui lavora nel mondo della pubblicità.

Un film che in un lontano 2001 evidenzia come la cultura di lavoro sessista e maschilista può limitare l’innovazione e il successo nel settore pubblicitario, evidenziando l’importanza di una maggiore diversità e inclusione nei team di marketing o in qualsiasi altro settore.

Jurassic Park (1993)

Quanto costa gestire male il proprio budget?

Spesso diamo per scontato sia sufficiente un budget illimitato per ottenere ottimi risultati per la propria azienda.

Tuttavia, bastano poche distrazioni per vanificare anche grandissimi investimenti, così come accadde in Jurassic Park.

Nel film “Jurassic Park”, il parco viene invaso da dinosauri riportati in vita attraverso l’ingegneria genetica a seguito di una falla informatica.

Il sistema di sicurezza del parco è stato compromesso da un hacker che ha sabotato il sistema informatico consentendo ai dinosauri di fuggire.

Nonostante il budget infinito e la tecnologia avanzata, il fallimento del sistema di sicurezza del parco ha scaturito un disastro.

Una Pazza Giornata di Vacanza (1986)

Work Smart, Play Hard!

Una rivisitazione “smart” di uno degli slogan che spesso echeggia nei nostri uffici “Work Hard, Play Hard“: lavorare sodo per potersi svagare con altrettanto entusiasmo.

Nel film “Una pazza giornata di vacanza” il protagonista Ferris Bueller ci insegna quanto sia importante l’apparenza, la brand identity, e quanto questa possa “compensare” alcune mancanze.

Ferris è un personaggio carismatico e furbo, che usa la sua capacità di convincere e gestire le persone a suo vantaggio e che un giorno, finge di essere malato per saltare le lezioni e partire per un’avvenutra con la fidanzata. Durante la giornata, la coppia si avventura in giro per Chicago, visitando musei, partecipando a una parata, cercando di evitare di esser scoperto.

Ferris dimostra una grande abilità nel gestire la propria immagine e nel convincere gli altri della propria integrità. Il film suggerisce che, se gestito correttamente, il proprio brand personale può essere un’arma potente per raggiungere i propri obiettivi nella vita e nel lavoro.

Palle al Balzo (2004)

Anche l’occhio vuole la sua parte!

Seppur non si possa considerare propriamente un film sul marketing, anche in questo caso ci troviamo davanti ad un film in cui l’immagine che il mondo ha del proprio brand può far la differenza, anche quando nel nostro team sono presenti i professionisti migliori del settore.

Il film affronta il tema della competizione tra due squadre: la squadra del Globo Gym e la squadra Average Joe’s. Inizialmente, la squadra del Globo Gym ha tutti gli strumenti e le risorse per vincere, mentre la squadra Average Joe’s è un gruppo di perdenti apparentemente senza speranza.

Tuttavia, la squadra del Globo Gym si scontra con un problema di immagine pubblica e con l’odio del pubblico.

La squadra Average Joe’s guadagna rispetto e simpatia grazie al proprio spirito di squadra e alla loro dedizione, alla loro creatività e al pensare fuori dagli schemi per risolvere i problemi e raggiungere gli obiettivi, abilità indispensabili nel mondo del marketing.

The Greatest Showman (2017)

Un musical che parla di marketing

“The Greatest Showman” è un quasi docufilm che racconta la storia in una versione romanzata del visionario impresario circense P.T. Barnum e della creazione del famoso circo Barnum & Bailey. La trama del film si concentra sull’ascesa di Barnum, dal suo modesto inizio come addetto alle pulizie in un museo di cera fino alla creazione del circo più grande e spettacolare del mondo.

Nel film, Barnum utilizza una varietà di tecniche di marketing e pubblicità per promuovere il suo circo e attirare il pubblico. Ad esempio, assume artisti unici e stravaganti, come il nano Tom Thumb e la donna barbuta, per creare interesse e curiosità tra il pubblico. Barnum utilizza anche la stampa, i manifesti e gli annunci pubblici per promuovere il suo circo e attirare le masse.

Il personaggio di Barnum nel film rappresenta la figura dell’imprenditore innovativo che utilizza la creatività e l’audacia per creare un’impresa di successo. Il film mette in luce l’importanza del marketing e della pubblicità nell’industria dello spettacolo, e dimostra come l’immaginazione e la creatività possano essere utilizzate per catturare l’attenzione del pubblico e generare entusiasmo e interesse per un’attività.

Gli Stagisti (2013)

Non è mai troppo tardi per reinventarsi

Billy e Nick, due venditori di orologi quarantenni, perdono il loro lavoro a causa della crisi economica. Per riprendersi, decidono di partecipare ad un programma di stage presso la sede di Google. Nonostante la loro mancanza di competenze informatiche, vengono assunti come stagisti e si ritrovano a competere con un gruppo di giovani, più preparati e tecnologici.

Billy e Nick, tuttavia, mettono in gioco esperienza e creatività, collaborando con i propri compagni di lavoro per risolvere una serie di sfide tecnologiche.

Alla fine del programma, Billy e Nick vengono assunti da Google. Scoprono che la loro generazione non è obsoleta come credevano, che hanno ancora molto da offrire nel mondo tecnologico, diventando fonte d’ispirazione per i giovani colleghi.

Il film affronta il tema dell’innovazione nel mondo del lavoro e come le nuove tecnologie stiano influenzando il modo in cui le aziende operano e si promuovono attraverso l’uso del marketing digitale e dei social media come strumenti fondamentali per le aziende che vogliono promuovere il loro marchio e interagire con i clienti.

Inoltre, viene evidenziata l’importanza della customer experience e del customer service nella costruzione di un marchio di successo e i suoi protagonisti cercano di migliorare l’immagine dell’azienda attraverso l’uso di tecniche di marketing innovativo, mostrando come sia possibile utilizzare le nuove tecnologie per raggiungere il successo.

Docufilm sul marketing

I Pirati di Silicon Valley (1999)

Sfida tra titani verso la supremazia nel mercato dei personal computer

“I Pirati di Silicon Valley” è un film che descrive la storia della nascita della Silicon Valley e della competizione tra Steve Jobs (interpretato da Noah Wyle) e Bill Gates (interpretato da Anthony Michael Hall) per la supremazia nel mercato dei PC.

Il film introduce dei giovani Steve Jobs e Steve Wozniak, che stanno lavorando in un garage intenti a costruire il primo computer Apple. Nel frattempo, Bill Gates sta lavorando alla creazione del sistema operativo Windows. La competizione tra le due società diventa sempre più accesa, e il film segue gli alti e bassi della loro relazione commerciale e personale, culminando con la vittoria di Gates nella guerra dei sistemi operativi.

Il film si concentra principalmente sui personaggi di Jobs e Gates, mostrando le loro personalità, le loro idee e le loro tattiche di marketing. Viene evidenziato come Jobs sia un genio creativo ma anche un manager molto esigente e spesso difficile da gestire, mentre Gates è un abile stratega aziendale che sa come sfruttare le opportunità del mercato.

Il film mette in luce anche l’importanza della cultura dell’innovazione e del rischio che ha caratterizzato la Silicon Valley nei suoi primi anni di vita. Alla fine, Jobs e Gates diventano due delle figure più influenti della tecnologia moderna, e il film mostra come le loro idee e le loro innovazioni abbiano cambiato il mondo dell’informatica per sempre.

Jobs – Steve Jobs (2013 – 2015)

Due film biografici con tanti spunti utili

Probabilmente potrà risultare ripetitivo, ma sarebbe sbagliato non citare anche questi due docufilm: “Jobs” e “Steve Jobs”, basati sulla vita e sul lavoro di Steve Jobs e che abbiamo unito seppur si presentino con una prospettiva diversa l’uno dall’altro.

“Jobs” si concentra principalmente sulla biografia di Steve Jobs, narrando la sua storia dall’inizio alla fine. Ci sono scene che mostrano la creazione di Apple I e II e la nascita del Macintosh, seppur il film si concentri maggiormente sulla vita personale di Jobs e sui suoi rapporti con le persone che lo circondavano.

D’altra parte, “Steve Jobs” si concentra su tre momenti chiave della carriera di Steve Jobs, mostrando i preparativi per il lancio di tre prodotti iconici di Apple: il Macintosh nel 1984, il NeXT Cube nel 1988 e l’iMac nel 1998. Ancora una volta il film si concentra sulle relazioni di Jobs con le persone che lavoravano con lui, soprattutto come Steve Wozniak e Joanna Hoffman, e sul suo stile di leadership.

Seppur entrambi i film parlino di Steve Jobs e della sua visione innovativa, “Steve Jobs” offre qualche spunto in più sul tema marketing in quanto mostra come Jobs abbia creato un’immagine di marca forte e come abbia utilizzato la presentazione e il marketing per vendere i suoi prodotti.

In particolare, il film si concentra sulla sua abilità di comunicazione e sulla sua attitudine a trasformare le presentazioni in spettacoli.

The Founder (2016)

In che modo il marketing può contribuire al successo di una catena in franchising?

Il film “The Founder” racconta la vera storia di Ray Kroc, un venditore di frullatori in cerca di successo che, negli anni ’50, incontra i fratelli McDonald, proprietari di un ristorante con un sistema innovativo di servizio veloce. Kroc vede subito il potenziale della loro idea e si allea con loro per aprire una catena di ristoranti McDonald’s in franchising in tutto il paese.

La trama del film si concentra sulla storia del successo di McDonald’s, dalla nascita dell’idea di servizio veloce dei fratelli McDonald, fino alla sua espansione globale grazie al franchising di Kroc. Il film esplora le sfide e le opportunità che Kroc ha incontrato nel suo percorso, come la gestione delle relazioni con i franchisee, e la protezione del marchio e la lotta per il controllo della società.

Dal punto di vista del marketing, “The Founder” offre un’interessante analisi delle strategie di marketing utilizzate da Ray Kroc per rendere McDonald’s una delle catene di ristoranti più grandi e di successo al mondo. Kroc ha saputo sfruttare l’importanza della brand image, della customer experience e della comunicazione efficace per creare un marchio riconosciuto a livello globale.

Inoltre, il film mostra come l’innovazione e l’adattamento alle esigenze dei clienti siano fondamentali nel marketing. Kroc ha saputo modificare il menu e la strategia di marketing di McDonald’s per soddisfare le esigenze dei clienti, mantenendo al tempo stesso l’efficienza del servizio veloce.

In sintesi, “The Founder” è un film che offre spunti di riflessione sulle strategie di marketing utilizzate per creare e gestire un brand di successo, nonché sull’importanza dell’innovazione e della customer experience nel marketing

The Social Dilemma (2020)

La cruda realtà che apre gli occhi ai futuri marketer

“The Social Dilemma” è un documentario del 2020 diretto da Jeff Orlowski. Il film esplora il lato oscuro dei social media, mostrando come le grandi aziende di tecnologia utilizzino i dati degli utenti per creare algoritmi che influenzano il comportamento degli utenti e ne manipolano le opinioni.

Attraverso interviste con ex dipendenti di Google, Facebook, Instagram e Twitter, il documentario mostra come le reti sociali siano progettate per catturare l’attenzione degli utenti e fargli trascorrere più tempo online, mostrando loro contenuti sempre più personalizzati per mantenerli incollati allo schermo.

Il film mette in guardia dal potere dei social media e dal fatto che la tecnologia stia diventando sempre più invasiva nella vita delle persone, influenzando le loro scelte, opinioni e comportamenti. Il documentario invita a riflettere sui pericoli della dipendenza dai social media e sull’importanza di prendere il controllo della propria vita digitale.

Un docu-film che mette in evidenza i retroscena del mondo dei social network, e che siamo certi possa ispirare tutti coloro che sfruttano gli stessi per promuovere il proprio business.

The Social Network (2010)

C’è chi ha avuto almeno un account su Facebook e chi mente

Il film “The Social Network” racconta la storia della creazione di Facebook, la più grande piattaforma di social media al mondo. Il film si concentra sulla storia di Mark Zuckerberg, uno studente universitario che ha creato il sito web che sarebbe diventato Facebook, e sulle controversie legali che sono seguite alla sua creazione.

Zuckerberg e i suoi partner di sviluppo del sito hanno utilizzato tecniche di marketing per creare buzz intorno al loro progetto e per attirare nuovi utenti, inoltre, il film mette in luce la capacità di Facebook di utilizzare i dati degli utenti per fornire pubblicità mirata ai suoi utenti, un aspetto cruciale del marketing digitale.

Il film esplora la natura del marketing virale e la capacità dei social media di creare una vasta base di utenti attraverso il passaparola e la condivisione di contenuti. La creazione di Facebook è stata un trionfo del marketing virale, con la piattaforma che ha rapidamente guadagnato una vasta popolarità tra gli studenti universitari e si è espansa rapidamente in tutto il mondo.

The Wolf of Wall Street (2013)

Esiste il marketing scorretto?

“The Wolf of Wall Street” è un film basato sulla vera storia del broker di borsa Jordan Belfort, che ha fondato la società di intermediazione azionaria Stratton Oakmont negli anni ’90. La trama del film si concentra sulla strategia di vendita aggressiva utilizzata da Belfort e dai suoi dipendenti per convincere i clienti ad acquistare azioni di società di basso valore.

Belfort, interpretato da Leonardo DiCaprio, adotta una serie di tecniche di marketing scorrette e manipolatorie per convincere i suoi clienti a investire in azioni di bassa qualità, spesso manipolando i prezzi delle azioni o fornendo false informazioni sulle società. Inoltre, la Stratton Oakmont utilizza tattiche aggressive di vendita porta a porta e telefonica per acquisire nuovi clienti.

“The Wolf of Wall Street” offre uno sguardo crudo e realistico sulle tecniche di vendita manipolatorie utilizzate in alcune aziende di intermediazione finanziaria, e mette in evidenza come tali pratiche illegali e anti-etica possano portare alla rovina sia le aziende che le persone coinvolte.

Serie tv sul marketing

Lie to Me (3 stagioni – dal 2009 al 2011)

Un silenzio vale più di mille parole

Senza dubbio una delle serie più coinvolgenti che possiate vedere e che già dopo una stagione vi farà sentire capace di comprendere il pensiero dei vostri interlocutori osservandone la postura, il movimento delle mani, delle labbra.

Cal Lightman è il protagonista di questa serie, un esperto di interpretazione del linguaggio del corpo e delle micro-espressioni facciali che aiuta la polizia e altre agenzie a risolvere i casi più complicati.

Lightman e il suo team di esperti lavorano per svelare la verità in situazioni di inganno e si concentra sull’importanza della comunicazione non verbale nella rivelazione della verità.

Comprendere l’atteggiamento degli altri, così come imparare a governare i propri atteggiamenti, è fondamentale per diventare ottimi venditori in grado di persuadere le persone che ci circondano.

L’Uomo di Casa (9 stagioni – dal 2011 al 2021)

La potente tecnica del product placement

“L’uomo di casa” (titolo italiano della serie “Last Man Standing”) è una serie comica e pungente in grado di far discutere gli Stati Uniti per via degli ideali di Tim Allen l’attore che interpreta il protagonista, Mike Baxter, il responsabile marketing di una catena di negozi di articoli sportivi chiamata “Outdoor Man”.

Realizzata come tante commedie destinate a far ridere il proprio pubblico, questa serie contiene interessanti spunti legati al mondo del marketing.

In moltissime puntate compaiono i Vlog di Mike Baxter, un efficace strumento di vendita che sfruttando il product placement, una strategia di marketing in cui un prodotto o un marchio viene inserito in modo sottile e non invasivo all’interno di un contenuto multimediale, riesce sempre e comunque a trovare spazio per promuovere un coltello, una balestra o altri accessori in vendita all’interno del negozio pur parlando di quotidianità e di famiglia.

Mike Baxter diventa quindi un viso familiare per i suoi potenziali acquirenti, crea fiducia, risulta simpatico. E questo si traduce in aumento di reputazione che incentiva le vendite dei prodotti proposti.

Silicon Valley (6 stagioni – dal 2014 al 2019)

Il modo più divertente per comprendere il marketing dietro ad una startup

La serie tv “Silicon Valley” segue le vicende di un gruppo di giovani imprenditori che cercano di sviluppare una startup tecnologica di successo nella Silicon Valley. La trama della serie è incentrata sull’idea di creare una nuova piattaforma di compressione dei dati, ma durante il percorso si incontrano numerose sfide, tra cui la concorrenza, la gestione delle relazioni con i venture capitalist, la protezione della proprietà intellettuale e l’etica aziendale.

Dal punto di vista del marketing, “Silicon Valley” offre un’interessante analisi del mondo delle startup tecnologiche e delle dinamiche del marketing digitale. La serie esplora in modo dettagliato le tecniche di marketing utilizzate per promuovere le startup, come la creazione di brand, la costruzione della reputazione online, l’uso dei social media, la pubblicità online e il content marketing.

Inoltre, la serie mostra come il successo delle startup dipenda in gran parte dalla capacità di creare una customer experience positiva e di sviluppare prodotti e servizi che rispondano alle esigenze dei clienti. La serie evidenzia anche l’importanza dell’innovazione e della creatività nel marketing digitale, e mostra come le startup tecnologiche debbano fare affidamento sull’innovazione per distinguersi dalla concorrenza e per soddisfare le esigenze del mercato.

Suits (9 stagioni – dal 2011 al 2019)

L’abito non fa il monaco

La serie tv “Suits” segue la vita di Mike Ross, un giovane con un’intelligenza straordinaria ma senza alcuna formazione giuridica, che finisce per lavorare come avvocato per una delle più importanti società legali di New York. La trama della serie è incentrata sulla vita professionale dei protagonisti all’interno dello studio legale e sulle loro sfide personali.

In termini di marketing, “Suits” presenta diverse tematiche interessanti. Innanzitutto, la serie esplora il mondo degli affari e delle dinamiche dei rapporti di potere all’interno delle grandi aziende. Gli avvocati della società, infatti, sono spesso chiamati a gestire situazioni complesse che coinvolgono le strategie aziendali, la gestione delle risorse umane, il marketing e la comunicazione.

Inoltre, la serie evidenzia l’importanza della reputazione e della brand image per un’azienda, non solo dal punto di vista legale ma anche dal punto di vista commerciale. I personaggi di “Suits” lavorano costantemente per preservare e migliorare la reputazione della società, utilizzando tecniche di marketing come la gestione delle relazioni con i clienti, la comunicazione efficace e la costruzione del brand.

Infine, “Suits” mette in luce l’importanza della negoziazione e delle abilità di persuasione nel marketing e nella gestione delle relazioni aziendali. Gli avvocati della serie utilizzano spesso queste abilità per risolvere conflitti e per convincere i clienti a scegliere la loro società rispetto alla concorrenza.

Beer & Blood (1 stagione – 2020)

Come è nato l’Oktoberfest?

“Beer & Blood” è una mini-serie televisiva finlandese ambientata tra gli anni ’50 e ’60 e racconta la storia di un birrificio familiare chiamato Hartwall e delle strategie di marketing e di pubblicità utilizzate dalla famiglia Hartwall per promuovere la propria birra e far crescere l’azienda.

Il personaggio principale della serie è Toivo, il figlio del fondatore della Hartwall, che dopo aver assunto il controllo dell’azienda succedendo al padre, cerca costantemente di trovare nuovi modi per promuovere la birra Hartwall e farla diventare un marchio di successo.

La serie mostra come la Hartwall utilizzi le tecniche di marketing e di pubblicità per migliorare la visibilità del loro marchio. Ad esempio, l’azienda organizza eventi promozionali, sponsorizza eventi sportivi e collabora con celebrità locali per aumentare la popolarità della loro birra.

Emily in Paris (3 stagioni – dal 2020)

Lavorare al di fuori della propria comfort zone

La serie tv “Emily in Paris” segue le avventure di Emily Cooper, una giovane americana che si trasferisce a Parigi per lavorare per una società di marketing francese. La trama ruota attorno alle esperienze di Emily nella città della luce mentre si adatta alle differenze culturali e alle sfide professionali di lavorare in un nuovo ambiente.

La serie utilizza diversi spunti di marketing per creare interesse tra il suo pubblico target. Uno dei principali spunti è la collocazione del prodotto. Molti marchi di lusso come Chanel, L’Oréal e Cartier sono presenti in modo prominente nella serie, con i loro prodotti in mostra in diverse scene. Ciò crea un appeal aspirazionale per i telespettatori e rafforza l’idea che Parigi sia una città di lusso e di sofisticatezza.

Un altro spunto utilizzato nella serie è la rappresentazione di Parigi come una città magica e romantica. La serie mette in evidenza i famosi monumenti, i caffè e le strade della città, creando un senso di nostalgia e romanticismo. Ciò crea un legame emotivo con il pubblico e rafforza l’idea che Parigi sia una città degna di visita.

La serie utilizza anche il marketing sui social media per coinvolgere il suo pubblico. I personaggi della serie sono attivi su Instagram e l’account ufficiale della serie pubblica video dietro le quinte, anticipazioni e contenuti promozionali. Ciò crea un senso di comunità tra i fan della serie e li incoraggia a interagire con la serie online.

In generale, “Emily in Paris” è un esempio di come utilizzare le strategie di marketing per creare una serie di successo. La sua collocazione del prodotto, i richiami emotivi e il marketing sui social media hanno contribuito a fare della serie un successo con il pubblico di tutto il mondo.

Conclusioni

Come è possibile notare da questo articolo il marketing è ovunque, non solo nella pubblicità.

Conoscete altri film o serie tv che ritenete fonte d’ispirazione per chi lavora nel mondo del marketing?

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